IL TATUATORE DI AUSCHWITZ - È veramente accaduto?

"Il tatuatore di Auschwitz" è stato scritto e pubblicato nel 2018. Ha immediatamente guadagnato popolarità tra i lettori di tutto il mondo ed è diventato incredibilmente velocemente un bestseller.

RIGUARDO ALL'AUTRICE DI "IL TATUATORE DI AUSCHWITZ"

Heather Morris è una scrittrice neozelandese che attualmente vive in Australia. Ha trascorso diversi anni lavorando in un ospedale di Melbourne, dove ha incontrato un anziano con una "storia degna di essere raccontata". Come ha ammesso lei stessa, quel giorno ha cambiato la vita di entrambi...

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DI COSA PARLA IL TATUATORE DI AUSCHWITZ?

"Il tatuatore di Auschwitz" è la storia di un giovane ebreo slovacco di nome Lale Sokolov, che nel 1942 fu inviato ad Auschwitz-Birkenau, un campo di concentramento e sterminio tedesco nazista, dove lavorò come tatuatore del campo e si innamorò di una ragazza ebrea slovacca di nome Gita Furman. Nonostante alla fine della guerra gli amanti si separarono, poiché Lale fu inviato al campo di concentramento di Mauthausen e Gita lasciò Auschwitz durante la cosiddetta marcia della morte, si ritrovarono, si sposarono e trascorsero il resto della loro vita insieme.

Il libro rappresenta non solo la realtà da incubo della guerra e la vita disumana di tutti i giorni in un campo di concentramento, ma descrive anche una storia d'amore che sopravvisse nonostante le enormi difficoltà.

Per molti anni, questa storia era nota solo ai parenti più stretti di Lale e Gita. Lale aveva semplicemente paura di parlare del suo passato per non essere accusato di collaborazione con i tedeschi. Solo dopo la morte della sua amata Gita nel 2003, quando incontrò per la prima volta la scrittrice Heather Morris, Lale decise di raccontare a Heather tutto ciò che era accaduto durante la guerra.

ERRORI MINORI E SIGNIFICATIVI IN "IL TATUATORE DI AUSCHWITZ"

Poiché "Il tatuatore di Auschwitz" è diventato molto popolare e viene ancora letto da molti lettori in tutto il mondo, sono emerse rapidamente domande sull'autenticità degli eventi che rappresenta. L'autore ha assicurato che "sono stati fatti tutti i tentativi ragionevoli per verificare i fatti contro la documentazione disponibile" e ha sottolineato che il libro si basa su una storia vera.

Tuttavia, il Museo di Stato di Auschwitz-Birkenau ha espresso un'opinione completamente diversa, affermando che "il libro contiene numerosi errori e informazioni inconsistenti con i fatti, nonché esagerazioni, interpretazioni errate e sottostime". Inoltre, i ricercatori e i rappresentanti del museo sono preoccupati che le persone possano iniziare a interpretare il destino dei prigionieri dei campi di concentramento attraverso la lente del libro, considerandolo una fonte valida e sostanziale di conoscenza.

"Memoria", la rivista del Museo di Auschwitz, ha evidenziato numerosi errori contenuti nel libro, che vanno da quelli minori a quelli significativi. Di seguito è riportato un elenco di tali errori, indicati anche da Wanda Witek-Malicka, autrice di "Memoria".

• Le rotte presentate nel libro come quelle utilizzate per trasportare i prigionieri ad Auschwitz sono sbagliate e inconsistenti con i documenti esistenti; i numeri assegnati ai prigionieri non corrispondono nemmeno, poiché quelli indicati nel libro erano troppo grandi considerando la data in cui i nuovi arrivati venivano inviati al campo.
• A differenza di quanto riportato nel libro, il tatuaggio dei nuovi arrivati non era un compito assegnato a una o due persone, né era un lavoro permanente che un prigioniero poteva avere.
• Anche la scena che descrive il Dr. Josef Mengele sterilizzare un uomo va contro la verità storica, in quanto Mengele faceva esperimenti su gemelli e persone affette da nanismo.
• La ribellione dei prigionieri del Sonderkommando era anche diversa poiché solo un crematorio, non due, fu distrutto dai prigionieri, e anche in questo caso, questa distruzione fu solo parziale. Ciò si applica anche alle affermazioni sulle prigioniere che portavano la polvere da sparo sotto le unghie, che Wanda Witek-Malicka ha descritto come "[...] ridicole".

Questi sono solo alcuni dei molti errori contenuti nel libro. La loro portata ha spinto il Museo di Stato di Auschwitz-Birkenau a esprimere la seguente opinione a riguardo:

“The novel is an impression about Auschwitz inspired by authentic events, almost without any value as a document”.

Per trovare l'articolo completo di "Memoria" su "Il tatuatore di Auschwitz", si prega di visitare: memoria-en-no-14-11-2018

"Cilka's Journey" - un controverso seguito de "Il tatuatore di Auschwitz"

Nel 2019 è stato pubblicato un sequel de "Il tatuatore di Auschwitz" chiamato "Il viaggio di Cilka", scritto anche questo da Heather Morris. È la storia di una ragazza sedicenne di nome Cilka che è stata prima mandata ad Auschwitz e poi a un campo di lavoro sovietico. Durante questa prova, ha usato la sua bellezza come modo per sopravvivere. Cilka Klein era già apparsa nel "Tatuatore di Auschwitz", in cui si sosteneva che fosse coinvolta in una relazione con un ufficiale delle SS, qualcosa che il Memoriale e Museo di Auschwitz-Birkenau ritiene essere un'altra falsità. La famiglia di Cilka considera il libro diffamatorio, con le accuse delle sue relazioni con guardie di Auschwitz e gulag che sono le più dolorose. Il figlio adottivo di Cilka è arrivato addirittura a minacciare azioni legali contro Heather:

"È giunto il momento di risolvere questo in tribunale. Mi costerà molti soldi, ma ne varrà la pena. Sono determinato a pulire il nome di Cecilia. Era una persona meravigliosa, una delle grandi sopravvissute della vita, e mi fa rabbrividire che sia stata diffamata in questo modo", ha detto a Mail Online.

CONCLUSIONE - VALE LA PENA LEGGERE IL TATUATORE DI AUSCHWITZ?:

Anche se abbiamo trovato "Il tatuatore di Auschwitz" un'interessante lettura, scritta con un linguaggio semplice ma commovente, dobbiamo ricordare che non è affatto un documentario, nonostante sia basato su una storia vera. Questo ci mostra, come lettori, quanto dobbiamo essere attenti ogni volta che prendiamo in mano un libro su argomenti storicamente difficili e che dobbiamo sempre verificare se gli eventi corrispondono ai fatti storici.

Tuttavia, se "Il tatuatore di Auschwitz" ti ha convinto a leggere di più su Auschwitz e l'Olocausto e ad ampliare la tua conoscenza in questo senso, crediamo che valga la pena leggerlo. Ti incoraggiamo inoltre a visitare il Memoriale e Museo di Auschwitz-Birkenau per ascoltare ancora più storie e fatti commoventi e scioccanti raccontati dalle guide turistiche.

Grazie per aver letto!

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